Sono stato alla presentazione di EDIT Torino – A taste of sharing, ecco com’è andata

Gianluca Pubblicato il 11 Luglio 2018
edit torino

Capita a tutti di essere andati almeno una volta nella vita all’apertura / inaugurazione di qualcosa di nuovo, e dunque partire con un pò di diffidenza chiedendosi chi, come e cosa sarà sto nuovo posto? Bene ieri per me è stata la stessa cosa, sono stato alla presentazione di EDIT Torino – A taste for sharing in Via Cigna, convinto che fosse l’ennesimo locale farcito di parole inglesi che fanno molto “Figo”, e invece no, cioè le parole inglesi fighe ci sono lo stesso, ma il progetto ti lascia a dir poco “ Con la bocca aperta”!

EDIT Torino – A taste of sharing
Via Cigna 96/17 | Torino

Lunedì – Domenica | 7.00 – 2.00

Vi sfido a provarlo e poi a raccontarmelo con una sola parola! Quella che trovo più azzeccata in questo momento è : VISIONE; e si, perché è effettivamente un progetto visionario, frutto della mente di un imprenditore-sognatore, Marco Brignone, il quale con questo progetto vuole applicare al food & beverage quei concetti con i quali ci bombardano da un paio di anni a sta parte: Co-working e sharing economy.

EDIT Torino si presenta proprio così, uno spazio ( ENORME ) all’interno del quale alcune delle migliori eccellenze italiane nel settore dialogano perfettamente tra loro. E ci credo! Il Sig.Brignone ha deciso che per il suo locale voleva solo il meglio del meglio e si è andato a pescare in giro per l’Italia i migliori Chef e professionisti e se li è portati a Torino: Pietro Leemann, Renato Bosco, Costardi Bros, e anche i ragazzi del Barz8 di Torino; se questi nomi al momento non vi dicono nulla vi basterà una rapida ricerca su google per capire di cosa sto parlando.

Qualità, quella vera, quella che si sente!

Bakery Café, pub, ristorante, cocktail bar, birrificio, ma anche spazio d’incontro per eventi privati, EDIT è tutto questo e anche di più, giovedì ci ho passato dentro 4 ore salendo e scendendo nei tre piani della struttura, parlando con i cuochi, i baristi e i mastri birrai e provando le loro specialità, ho avuto tipo un colpo di fulmine con la cucina vegetariana di Chef Leemann, e mi sono dovuto allontanare con la forza dalla pizzeria di chef Renato Bosco perché provoca davvero assuefazione. Questo per dirvi cosa? Che EDIT è si un bel progetto, ma non solo, si mangia e si beve davvero davvero bene!!

Co-working, sharing economy & un briciolo di “ Fai da Te “

Fin qui possiamo però dire che stiamo parlando di un bel ristorante, in una bella location e con una proposta gastronomica di alto livello, ma c’è di più!

EDIT vuole anche essere uno spazio attivo, vivo, dove poter sperimentare e imparare; così diventerà nei prossimi mesi uno spazio dedicato a workshop, incontri ed eventi nel campo enogastronomico, e non solo.

Sarà possibile, per chi vuole cimentarsi nelle produzione di birre artigianali, essere affiancati da mastri birrai di alto livello e servirsi delle attrezzature professionali per poter creare la propria birra; oppure vestire i panni di chef e cimentarsi ai fornelli in una delle cucine professionali e creare il proprio menù per i propri eventi privati. Ma se andate la e date fuoco a qualcosa io non ne voglio sapere!

Largo ai giovani da EDIT Torino

Qui una delle cose che più mi ha colpito di questo nuovo format gastronomico: Senza mezzi termini, qui da EDIT Torino sono tutti giovani, ma proprio tutti; Marco Brignone dice di aver subito il fascino delle idee dei ragazzi che hanno collaborato all’ideazione del progetto e per questo motivo ha voluto continuare su questa linea; avendo io 27 anni non posso che esserne felice e trovare questa strategia vincente ( tirando acqua al nostro mulino ).

Di cose da raccontare ce ne sarebbero tante, ma voglio prima provarle per bene e poi farvi sapere com’è andata, quindi per ora posso solo consigliarvi di andarlo a provare e magari farci sapere cosa ne pensate. Per il resto STAY TUNED!


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